mercoledì 29 aprile 2009

PARLA CON ME

Ma dove guardano ormai
quegli occhi spenti che hai?
Cos’è quel buio che li attraversa?
Hai tutta l’aria di chi
da un po’ di tempo oramai
ha dato la sua anima per dispersa.

Non si uccide un dolore
anestetizzando il cuore
c’è una cosa che invece puoi fare
se vuoi se vuoi se vuoi..

Parla con me, parlami di te
io ti ascolterò
vorrei capire di più
quel malessere dentro che hai tu.
Parla con me, tu provaci almeno un po’
non ti giudicherò
perchè una colpa se c’è
non si può dare solo a te.
Parla con me

Poi quando hai visto com’è
anche il futuro per te
lo vedi come un mare in burrasca,
che fa paura lo so
io non ci credo però
che almeno un sogno tu non l’abbia in tasca.

Ma perchè quel canto asciutto?
Non tenerti dentro tutto.
C’è una cosa che invece puoi fare
se vuoi se vuoi se vuoi..

Parla con me, parlami di te
io ti ascolterò
vorrei capire di più
quel malessere dentro che hai tu.
Parla con me, tu dimmi che cosa c’è
io ti risponderò,
se vuoi guarire però
prova un po’ a innamorarti di te.

Non negarti la bellezza di scoprire
quanti amori coltivati puoi far fiorire
sempre se tu vuoi..

Parla con me, parlami di te
io ti ascolterò
vorrei capire di più
quel malessere dentro che hai tu.
Parla con me, tu dimmi che cosa c’è
io ti risponderò,
se vuoi guarire però
prova un po’ a innamorarti di te.
Parla con me..
Parla con me..


Lo so, adesso qualcuno dirà, "ecco la solita canzone banale, che non dice nulla di nuovo, insomma la solita canzoncina di Eros", forse, può darsi, ma io non la penso così, spesso cerchiamo frasi o testi complicati che non ci rispecchiano, quando ancora non abbiamo interiorizzato e fatti nostri i concetti più semplici!
Mi stupisco di come molte persone intorno a me, io in primis, facciano fatica a parlare, a esprimere i propri sentimenti, ad aprirsi quando si trovano faccia a faccia con l'altro.
E' più facile, aprirsi, dirsi tutto a distanza, in un contatto non propriamente "diretto" scrivendo magari una mail o una lettera.
E' più semplice nascondersi dietro uno schermo o dentro alla carta da lettera perchè spesso abbiamo paura di lasciar trasparire le nostre emozioni, abbiamo timore dei giudizi, di sentirci impacciati.
Con questo non voglio dire che sia sbagliato, ANZI, l'importante, a mio parere, e poter comunicare, dire, non lasciare cadere, con ogni mezzo a disposizione, ma non dobbiamo avere paura del confronto diretto.
Dopo tutto questi siamo noi, noi che diventiamo rossi se ci sentiamo a disagio, noi che piangiamo dalla rabbia, noi che piangiamo affrontando un determinato argomento perchè parlarne lo "tira fuori", lo rende reale!
Quante volte Denix ha pensato che fossi leggermente (o forse qualcosa in più) squilibrata perchè la rabbia la dimostro con il pianto? Perchè alcune sensazioni mi fanno diventare come una fontana?
Preferisco mille volte passare per pazza e parlare piuttosto che lasciare andare.
Comunichiamo, in un modo o nell'altro, esterniamo, in un modo o nell'altro, l'altra persona, sia essa amica, genitore, compagna, saprà ascoltarci se davvero ci vuole bene, e sopportare il pensiero che siamo anche un pochino "pazze" ... ma siamo noi!